Frosinone e la Ciociaria

L’area che si estende a sud-est della provincia romana, dai Colli Albani fino ai confini con l’Abruzzo e il Molise, prende il nome dai tipici calzari indossati dai contadini locali: le cioce, calzature rudimentali, realizzate con cuoio e materiali di fortuna, indossate ancora oggi in manifestazioni folkloristiche e festeggiamenti.

Il toponimo “Ciociaria” esprime la profonda vocazione rurale di questo territorio, che si mostra ai suoi visitatori come un concentrato di cultura, spiritualità, gastronomia e natura, perfettamente integrate in un patrimonio di tradizioni bellissime e autentiche, quasi tutte di origine contadina, ancora molto vitale. Per scoprire l’identità più profonda della Ciociaria, basta passeggiare per uno dei tanti borghi immersi nella campagna, che contengono la sua anima più vera e spesso, magari nascosti alla vista dei più, celano capolavori artistici di bellezza inestimabile. Il centro storico di Anagni, la città dei Papi, gioiello dell’arte medievale o l’immensa Abbazia di Montecassino, cuore pulsante del monachesimo benedettino, sono gli ideali passe-partout da cui partire per godere delle incredibili ricchezze di questa terra.La Ciociaria annovera numerose attrattive naturalistiche, come le Grotte di Pastena e quelle di Collepardo o le famose Cascate del Liri; storici complessi termali, come quelli di Fiuggi; abbazie e monasteri famosissimi, tra i quali spiccano, assieme alla monumentale Montecassino, l'Abbazia Cistercense di Casamari e la Certosa di Trisulti; oppure beni storico-archeologici di notevole importanza, come quelli di Arpino, città natale di Cicerone, di Alatri, con la sua splendida Acropoli, o di numerosi altri centri dell’area. 

La Ciociaria, come molti sanno, è anche la patria di straordinarie tradizioni gastronomiche e di produzioni agricole tra le più importanti della regione, che attirano folle di buongustai e appassionati in fantastici itinerari del gusto, disseminati lungo l'intero territorio.